Marise Ferro [Maria Luisa Ferro], 1934. Barbara: un romanzo, Milano: A. Mondadori, 320 pp.
♦ Ripubblicato nel 2023 dall’editore Elliot
♦ Le informazioni seguenti sono state tratte da: Charlotte Ross, 2016. “‘Donne nate male’, ‘amicizie colpevoli’ e quelle ‘profonde come una parentela:’ Marise Ferro’s queerly desiring women”, Italian Culture, vol. 34, n.2, pp. 63-80. scaricabile allo http://pure-oai.bham.ac.uk/ws/files/26314759/Ferro.pdf

Barbara ama Vittoria che però la considera solo un’amica e si fidanza con un uomo, così anche Barbara decide di sposarsi. In questo romanzo non è la lesbica a fare una brutta fine (è Vittoria che muore, affogando in mare): la punizione c’è comunque e consiste nel condannare per sempre Barbara al rimpianto e al desiderio inespresso.
Barbara compare nella lista dei libri probiti nel 1935 e nel 1939. Dopo l’incontro di Ferro con Galeazzo Ciano e una lettera del suo editore al Sottosegretario per la Stampa e Propaganda, ottengono che le copie già in circolazione del romanzo non venissero sequestrate. Una dimostrazione dell’incorenza della censura fascista, ribadita dal sequestro di un altro suo romanzo (Trent’anni) nel 1940 nella sola città di Udine ma non in altre zone d’Italia