1613, Pieter Paul Rubens – Giove e Callisto

Pieter Paul Rubens, Giove e Callisto, 1613. Olio su tavola; cm. 126,5 × 187,0. Kassel, Gemäldegalerie Alte Meister

Per sedurre la ninfa Callisto Giove assume l’aspetto di Diana.

     Per la mitologia greca Callisto era una sacerdotessa di Artemide (e per questo vergine tenuta alla castità), desiderata da Zeus che, assunte le sembianze della dèa (o di Apollo) per possederla, la trasformò in un’orsa per nasconderla ad Hera. Ma Hera se ne accorse e chiese ad Artemide di uccidere Callisto che si trasformò nella costellazione che prese il nome di Orsa Maggiore.

     Il latino Ovidio (che chiama Artemide Diana, Hera Giunone e Zeus Giove), riprende il mito nelle Metamorfosi (II, 404-507) dove narra che Callisto fu sedotta da Giove sotto le sembianze di Diana. Le altre ninfe si accorsero che era incinta e Diana la scaccia. Giunone infuriata la trasforma in un’orsa   che vaga nei boschi; quando suo figlio, che non la riconosce, sta per ucciderla Giove glielo impedisce sollevandoli in cielo come costellazioni: Callisto l’Orsa maggiore e il figlio Arcade l’Orsa minore. giunone ci aggiunge del suo facendo in modo che non tramontino mai sotto l’orizzonte come è nel Mediterraneo ovvero nel nostro emisfero.

      Una rappresentazione di epoca romana di Diana e Callisto si trova a Napoli, al museo Archeologico Nazionale, proveniente da Pompei (Casa di L. Cornelius Diadumenos).

 Per altre opere di Rubens con tema simile vedi allo https://commons.wikimedia.org/w/index.php?title=Peter_Paul_Rubens&uselang=it