1798, Eleonora Pimentel – Contro la regina di Napoli

Eleonora Pimentel de Fonseca, 1798. Contro la regina di Napoli, Maria Carolina d’Asburgo.

Note e parafrasi in italiano moderno di Giovanni Dall’Orto [1], allo http://www.giovannidallorto.com/testi/donne/piment/piment.html


Rediviva Poppea, d’imbecille tiranno empia consorte stringi pur quanto vuoi nostra ritorta, l’umanità calpesta e la natura… Nuova Poppea, lesbica impura, empia consorte d’un tiranno imbecille,  stringi pure quanto vuoi la nostra catena, calpesta l’umanità e la natura…
Credi il soglio così premer sicura e stringer lieto il ciuffo della sorte? Folle! E non sai ch’entro in nube oscura quanto compresso il tuon scoppia più forte? Credi così di sedere sicura sul trono e acchiappare al volo la Fortuna? [2] Folle! Non lo sai che in una nube scura il tuono è tanto più forte quanto più tarda?
Al par di te mové guerra e tempesta sul franco oppresso la tua infame suora finché al suol rotò la indegna testa… Come te ha mosso guerra e tempesta, ai francesi oppressi, la tua infame sorella, finché al suolo rotolò l’indegna testa [3].
E tu, chissà? Tardar ben può ma l’ora segnata è in ciel ed un sol filo arresta la scure appesa sul tuo capo ancora. E tu, chissà? La tua ora può tardare ma è già segnata in Cielo, e solo un filo trattiene la scure appesa sulla tua testa [4].

Note

[1] Pubblicata nel sito “Repubblica Napoletana 1799”, alla nota 4 che attribuisce a questi versi la decisione della regina di giustiziare la poetessa, nel 1799. Fu scritto nel 1798 in carcere, dove Eleonora era stata rinchiusa per possesso di libri proibiti dalla censura. L’accusa di lesbismo fu rivolta con insistenza a Maria Carolina, e pare con qualche fondamento, vista la successiva “amicizia” molto intima con lady Hamilton.

[2] In un’iconografia meno diffusa di quella della “dea bendata”, la Fortuna, rappresentata come “Occasione”, ha il capo rasato, salvo un ciuffetto: per fermarla occorre acchiapparlo al volo mentre passa.

[3] Maria Antonietta regina di Francia, sorella di Maria Carolina. Anche lei fu accusata di lesbismo dai nemici politici.

[4] Queste minacce di morte diminuiscono, ovviamente, la nostra esecrazione per la fine di Eleonora.