Raffaele Ala, 1826. Il foro criminale di Raffaele Ala della romana curia avvocato, tomo VII, Roma: Tipografia Crispino Puccinelli, pp. 328
Originale allo: https://archive.org/details/bub_gb_Zv3mickgrtkC
[p. 230] 2 VENERE MOSTRUOSA. Dicesi «ogni azione, colla quale deturpati sono per isfogo di libidine i mezzi e gli usi destinati alla generazione dell’uomo». Con tale abuso o deturpamento si fan distinguere la sodomia, la bestialità, la mollizie nella mastrupazione, e nel contatto, la irrumazione e fellazione, il tribadismo, l’onanismo.
[…]
[p. 246] 51 Non è meno delittuosa e grave la mollizie, che appellasi TRIBADISMO – , delle tribadi dal greco τρίβω – tero – frico – rumpo – ; delle donne «che viros simulando in sexum suum libidines exercent » – test., gloss. e DD. alla l. foedissimam cod. ad leg. Jul. de adulter., Clar. § fornicatio , Cl. Tissot trait de l’onanisme articl. 7 sect. 5 . –