Giuseppe Ziino, 1906. Compendio di medicina legale e giurisprudenza medica secondo le leggi dello stato e i più recenti progressi della scienza ad uso de’ medici e de’ giuristi. 4a ed rifatta, vol.2. Milano: Società editrice libraria.
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Cap I. Dei reati contro il buon costume. Articolo 1. Degli attentati al pudore. Par. 6. Atti di libidine
p. 17: Qualunque atto materiale disonesto commesso sopra o contro gli organi genitali della donna senza intromissione dell’asta virile al di là dell’imene o contro l’ano di un fanciullo senza tentato o compiuto atto sodomitico, dicesi attentato all’altrui pudore.
p. 19: Ed è soltanto in base a cosiffatto apprezzamento [atti commessi da individuo determinato sopra e contro individuo determinato con le modalità anatomo-topografiche di cui sopra], che s’è potuto ritenere e punire quale attentato l’atto indecente commesso da una donna sopra e contro l’altra donna; l’accertamento medico-legale di questo fatto, peraltro [p.20] raro, è difficilissimo, attesa la natura stessa delle relazioni che possono avvenire tra donna e donna.
Inter se geminos andes committere cunnos / Mentiturque virum prodigiosa Venus. / Commenta es dignus thebanum aenigmate monstrum /Hic ubi vir non este ut sit adulterium. MARZIALE, Epigr. LIX ad Bassam tribadem
L’amore lesbico o urningismo femminile è molto comune nelle detenute, le quali, secondo KRAUSOLD e PARENT-DUCHATELET, vanno a finire, quando lo possono, con la manstrupazione reciproca. PARENT riferisce il caso di una prostituta che ubbriacatasi, intendeva fare lesbica violenza ad un’altra, e lo scandalo fu tale che se ne dovette interessare la polizia. Il furore geloso dal quale sono prese certe donne pazzamente innamorate di persone di sesso identico, è tale che spesso può paragonarsi ad un parossismo maniaco, e meglio ancora ad un raptus melancholicus