1916, Guido da Verona – Mimì Bluette

Guido da Verona [Guido Verona], 1916. Mimì Bluette fiore del mio giardino: romanzo. Milano: Baldini & Castoldi, pp. 361.

La prima edizione è reperibile tramite internetculturale. L’estratto seguente è invece tratto dalla 7a edizione, pubblicata a Firenze  da R. Bemporad & Figlio nel 1920 e messa online da webarchive

[p. 84] Nel Bar della Grande Rouquine [Mimì Bluette] fu ricevuta come al solito con tripudio e con rumore. [… p. 85] Buona cucina, belle donne, bei ragazzi, atmosfera di malavita elegante, spaccio clandestino di afrodisiaci e di stupefacenti, ecco forse alcuni fra i mezzi ch’erano serviti alla Grande Rouquine per mettere di moda il suo ritrovo. [… p. 88] Ryff esponeva i suoi schizzi contro il paravento; Gorgonel improvvisava quartine per un bicchiere di Sciampagna; l’indiana Sit, vestita di serpenti fosforici, danzava la danza dell’oppio; il giornalista Linnée Ledoux, fra una bottiglia di Whisky ed un mucchio di patate fritte, meditava certo il suo ricatto settimanale; Minnie, la più bellina del famoso trio, sperava di sedurre un piccolo tedesco impariginito; Mohammed preparava il caffè turco per una compagnia di belle Americane.

La grande Lison, tribade impenitente, nutriva con cibi sostanziosi la sua piccola ed anemica Loulou. Pranzavano insieme, ad un tavolino appartato, mostrando chiaramente che il vecchio Adamo era stato un personaggio inutile nella storia del genere umano.
— Cette pauvre Loulou, — disse la Grande Rouquine, — comme elle a l’air vanne! Un jour ou l’autre Lison va lui faire rendre l’àme…
— C’est une affaire de goûts, rispose Bluette. — A moi, par exemple, leur vice ne me dit rien.
— C’est que vous étes une vraie femme, vous! — esclamò Sanderini, che frattanto spilluzzicava senz’averne l’aria tutto il pranzo della indulgente Mimi.
— Vous croyez, Sanderini, vous croyez?
— Pardi si je le crois! Et je vous en félicite, chère Madame! [p. 89]
— Tais-toi, vieille chandelle! — fece la Grande Rouquine.
— J’ai mes principes, ia Grande! Et je n’aime guère celles qui n’ont pas de goùt pour notre sexe.
— Est-ce que tu as seulement un sexe, toi? — rimbeccò la Grande Rouquine, con dispregio.
— Eh bien, la Grande, je sui toujours là, si jamais le coeur vous en dit!