1926, Friedrich Hollaender – Raus mit den Männern

Friedrich Hollaender [Frederick Hollander], 1926. «Raus mit den Männern» («Basta con gli uomini!»).

 
Traduzione dal tedesco per il LesWiki di Alessandra Musio. La canzone era nella rivista Von Mund zu Mund e fu scritta da Frederick Hollander (Friedrich Hollaender)  per Claire Waldoff.

Claire Waldoff

 


Qui interpretata da Sigrid Grajek
 

Raus mit den Männern Basta con gli uomini!

Es geht durch die ganze Historie
ein Ruf nach Emanzipation
vom Menschen bis zur Infusorie
überall will das Weib auf den Thron.
Vom Hawai-Neger bis zur Berliner Range
braust ein Ruf wie Donnerhall daher:
Was die Männer können, können wir schon lange
und vielleicht ‘ne ganze Ecke mehr.

Raus mit den Männern aus dem Reichstag,
und raus mit den Männern aus dem Landtag,
und raus mit den Mànnern aus dem Herrenhaus,
wir machen draus ein Frauenhaus!
Raus mit den Männern aus dem Dasein,
und raus mit den Männern aus dem Hiersein,
und raus mit den Männern aus dem Dortsein,
sie müßten schon längst fort sein.

Ja: raus mit den Männern aus dem Bau,
und rein in die Dinger mit der Frau!
Es liegn in der Wiege und brüllen
die zukünft’gen Männer ganz klein.
Die Amme, die Meistrin im Stillen,
flößt die Kraft ihnen schluckweise ein.
Von der vielen Flößung aus Flasche, Brust und Becher,
ach wir dummen Frauen sind ja Schuld!

Werdn sie immer stärker, werdn sie immer frecher,
da verliert man schließlich die Geduld.
Raus mit den Mànnern, usw.

Die Männer habn alle Berufe,
sind Schutzmann und sind Philosoph,
sie klettern von Stufe zu Stufe,
in der Küche stehn wir und sind doof.
Sie bekommen Orden, wir bekommen Schwielen,
liebe Schwestern, es ist eine Schmach.
Ja sie traun sich gar, die Politik zu spielen,
aber, na, die ist ja auch danach!

Raus mit den Mànnern, usw.

 

Percorre l’intera storia
un richiamo all’emancipazione
dall’essere umano agli infusori (1)
ovunque si vuole la donna in trono.
Da Neger delle Hawai(2) alla maschietta di Berlino(3)
sale un grido come suono di tuono:
sappiamo farlo da tempo, quello che fanno gli uomini,
e forse anche un bel po’ di più.

Basta con gli uomini nel parlamento centrale,
e basta con gli uomini nel parlamento locale,
e basta con gli uomini nella casa di lorsignori
facciamone una casa delle donne!
Basta con gli uomini sempre presenti,
e basta con gli uomini presenti qui,
e basta con gli uomini presenti là,
già da molto dovrebbero essere lontani.

Sì: fuori gli uomini dal palazzo
e avanti con le donne nelle cose.

Stanno nella culla e urlano
i futuri uomini da piccoli.
La balia, nell’allattare esperta,
gli infonde forza sorso dopo sorso.
Di tanto far fluire da seni tazze e poppatoi,
ah sciocche donne, siamo noi colpevoli!

Sempre più forti loro, sempre più sfacciati,
così alla fine piu’ non ne possiamo.

Basta con gli uomini, ecc.

Agli uomini tutte le professioni,
fanno i poliziotti e fanno filosofia,
a loro di scalare gradini su gradini,
a noi di stare in cucina, e mostrare idiozia.
Loro ricevono medaglie, noi ci prendiamo i calli,
care sorelle è un’umiliazione.
Già, persino politica si permettono di fare
ed ecco qual è la nostra condizione!

Basta con gli uomini, ecc.

NOTE ALLA TRADUZIONE:

1. Si chiamano anche così gli organismi unicellulari appartenenti a una classe dei protozoi: i ciliati. I protozoi, com’è noto, sono, nella scala evolutiva degli esseri viventi, quelli con l’organizzazione più elementare. L’autore usa questo termine “colto” per esigenze di rima, oltrechè con intento ironico.

2. Il “Neger” a cui ci si riferisce non è un ” negro” bensi’ Ernst Neger (1909-1989) un cantante, interprete di canzoni leggere, che divenne molto popolare a partire dalla meta’ degli anni ’20 dopo che, negli anni precedenti, si era esibito per puro diletto, nelle sale di trattorie, osterie e durante le manifestazioni del carnevale di Magonza, la sua citta’. Una delle sue canzoni piu’ note s’intitola Es gibt kein Bier auf Hawaii (Non c’e’ birra alle Hawai).
Non abbandono’ mai la sua professione di conciatetti, l’artigiano edile specializzato nella costruzione di tetti. Grazie al suo successo come cantante, anche la piccola impresa artigiana del padre, presso cui Neger figlio lavorava, comincio’ a consolidare le sue credenziali, fino a diventare e a rimanere col tempo una delle piu’ importanti nel suo settore.

3. E’ verosimile che qui si alluda a Die Berliner Range, un racconto umoristico, scritto in altdeutsch (antico tedesco), che riscosse un grande successo di pubblico agli inizi del ‘900. Dal primo romanzo l’autore, Ernst Georgy, sviluppo’ poi altri episodi, sicchè Die Berliner Range divenne il titolo di una serie composta da dieci volumi. (Vedi http://www.rohlands.com/ak/berlin8.JPG). L’opera fu anche oggetto di due riduzioni cinematografiche: un lungometraggio nel 1913 e una serie di corti nel 1921. Il termine die Range è ormai desueto. Di genere femminile, nella sua accezione di “ragazzaccio” puo’ trovarsi riferito tanto a un ragazzo quanto a una ragazza. Mentre nel primo caso indica un giovane molto vivace, ma anche maleducato e sfacciato, nel secondo significa piu’ in particolare una ragazza con spirito d’ iniziativa e che preferisce giochi, attività, modi di fare ritenuti propri del genere maschile e non di quello femminile


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