Djuna Barnes, 1928. Ladies Almanack: showing their Signs and their Tides; their Moons and their Changes; the Seasons as it is with them; their Eclipses and Equinoxes; as well as a full Record of diurnal and nocturnal Distempers, written & illustrated by a lady of fashion. Dijon: Darantière Press.
2. NOTE AL TESTO, di N.M.
Djuna Barnes pubblicò privatamente il testo e i disegni di Ladies Almanack nel 1928 a Digione in 1.050 copie, di cui una cinquantina da lei colorate a mano. Il libro fu poi ristampato nel 1972 da Harper&Row in un’edizione rivista dall’autrice, e dalla Dalkey Archive Press nel 1992 come copia anastatica dell’originale. Scritto in un inglese arcaico zeppo di giochi di parole, è una satira in cui sono rappresentate le “Members of the Sect”, cioè le lesbiche famose a Parigi negli anni ’20.
Oltre al calendario, allo zodiaco con associate parti del corpo (toro: the breast beguili; gemelli: the seeking arm; bilancia: the back, backard leaning; acquario: the dear buttock; sagittario: the twining tight; capricorno: the marveling knee; vergine: the longing leg; scorpione: the love of life; leone: the belly belly; cancro: the hungry heart; pesci e ariete: testa e piedi); ai filtri d’amore, ai riti di vario tipo, etc., nel mese di marzo Djuna dà anche una credibile spiegazione dell’origine del lesbismo.
Nota: La digitalizzazione di questo libro è quasi un documento di “archeologia digitale”: la sua messa online risale infatti al 1997 e fu necessario un considerevole lavoro per trascrivere, scansionare i disegni e progettare le pagine html (oltre un centinaio di file tra immagini e testo): gli scanner erano pochi e costosi e, per quanto riguarda il web, c’era solo l’html 3.2, non esistevano i fogli di stile nè era diffusa la programmazione php. Fu però possibile mantenere quasi invariato l’aspetto originario del testo sulla base della copia anastatica del libro.
Il progetto iniziale prevedeva la traduzione in italiano di Ladies Almanack, ma la non facile impresa (alla quale aveva collaborato anche Michèle Causse, sua traduttrice in francese), è iniziata e si è interrotta più volte. Chi dunque volesse impegnarsi a tradurre anche solo mese o un pezzo dell’Almanack, può contattare la redazione del LesWiki.
3. PERSONAGGI, di N.M.
Ladies Almanack è anche un roman à clef, dove in ordine di comparsa troviamo:
- dame Evangeline Musset, la protagonista, è Natalie Barney (1986-1972), l’Amazone intorno al cui salotto circolavano le donne citate. Tra le sue tante amanti anche Djuna, che alla fine del libro la fa diventare Santa Evangeline.
- Patience Scalpel è la poetessa Mina Loy (1882-1966), all’epoca forse ancora eterosessuale?
- Doll Furious è Dorothy Wilde (1899-1941), la nipote di Oscar, una delle amanti della Barney negli anni ’20 e ’30
- Señorita Fly-About è la bellissima italiana Mimì Franchetti, legata alla precedente (oltre che ex di Natalie)
- lady Buck-and-Balk è Una Troubridge (1887-1963)
- lady Tweed-in-Blood è Radclyffe Hall (1886-1943), fidanzata con la precedente per 27 anni
- Nip è la giornalista Janet Flanner (1892-1878); la storia del ultimo amore è in “Darlinghissima”, di Natalia Danesi Murray
- Tuck è Solita Solano (1888-1975), amante della precedente per 20 anni
- Bounding Bess è Esther Murphy (1898-1962)
- Cynic Sal è Romaine Brooks (1874-1970), la pittrice amante di Natalie dal 1915 per quasi 50 anni
- Sono assenti dal “circolo” descritto nel libro sia l’autrice stessa, Djuna Barnes, che la scultrice Thelma Wood (1901-1970), sua amante dal 1922 al 1931. Sono individuabili anche Sister, ovvero Laura, la sorella di Natalie; la old Countess cioè la baronessa Ilse Deslandes, una ex-amante di Natalie ed anche Harlot, probabilmente Liane de Pougy.
- Non si sa invece chi sia Masie Tuck-and-Frill, che canta la prima ninna nanna per a “Girl’s Girl, should she one day became a Mother”, nè quella di High-Head e Low-Heel.
4.BIBLIOGRAFIA CONSULTATA (al 1997):
– Djuna Barnes, (1928) 1994. Ladies Almanack. Naperville: Dalkey Archive Press.
– Andrew Field, (1983) 1984. Djuna: vita e tempi di Djuna Barnes. Milano: Frassinelli.
– Shari Benstock, (1986) 1994. Women of the Left Bank: Paris, 1900-1940. London: Virago Press, pp. :246-253.
– Sandra M. Gilbert, Susan Gubar, 1989. No Man’s Land: The Place of the Woman Writer in the Twentieth Century. Volume 2: Sexchanges. New Haven and London: Yale University Press, pp. 236-237.
– Karla Jay, 1990. «The Outsider among the Expatriates: Djuna Barnes’s Satire on the Ladies of the Almanack», in: Karla Jay, Joanne Glasgow (eds.), Lesbian Texts and Contexts: Radical Revisions. New York, London: New York University Press, pp. 204-216.
– Giovanna Olivieri, 1992. Ladies’ Almanack: artiste e scrittrici a Parigi e Londra negli anni Venti e Trenta. Traduzione in inglese di Maureen Lister e Annabel Potter. Roma: ALI; Firenze: Estro.