1930, Radclyffe Hall – Il pozzo della solitudine

Radclyffe Hall, 1930. Il Pozzo della solitudine. Prima edizione italiana. Collana “Scrittori di tutto il mondo”, n.2. Milano: Modernissima, 1930, pp. 645. 

La prima edizione italiana del libro che, pubblicato nel 1928 in Inghilterra, fu immediatamente ritirato dal commercio dopo una condanna per oscenità.  Continuò, al contrario, essere pubblicato in altre nazioni.


[p. IV]

IL POZZO DELLA SOLITUDINE

(The Well of Loneliness)

[p. V]

RADCLYFFE HALL

IL POZZO

DELLA SOLITUDINE

ROMANZO

 

Prima versione italiana dall’inglese di
ANNIE LAMI

 

“Dite dl me qual son, nulla scemando,
nulla sponendo con maligno intento”
(SHAKESPEARE – Otello – Atto IV).

 

 

“MODERNISSIMA„
MILANO

 

[p.VI]

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PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA
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PRINTED IN ITALY (1930, Anno VIII)

Copyright by Soc. An. Modernissima 1930.

 

[p. VII]

NOTA DELL’EDITORE

          Alcuni romanzi della migliore letteratura negra usciranno tra breve: «Il Paradiso dei Negri» di van Vechten e «Il Ritorno ad Harlem» di Claude McKay; «La Figlia del Mare di Joan Lowell e specialmente «Il Pozzo della Solitudine» di Radclyffe Hall, potranno far credere, ai più colti e attenti lettori, che Modernissima si voglia scostare dalle opere di sicura e indiscussa fama per dar la preferenza a quelle che, per novità d’argomento, bizzarria di contenuto o di forma, o per semplice interesse d’attualità, hanno incontrato il favore popolare.
          Quale migliore occasione del presente romanzo, uno dei più discussi attualmente in Inghilterra, in America e in Germania – questa è la prima traduzione, dopo la tedesca, che appaia in Europa – per affermare che nessuna di codeste considerazioni influenzerà mai il nostro criterio nella scelta delle opere?
          È bene ripetere che, compito della nostra collezione «Scrittori di tutto il mondo», la cui direzione non a caso affidammo al maggiore traduttore e divulgatore di opere straniere in Italia, è di mettere i lettori italiani al corrente delle espressioni più [p. VIII] significative della letteratura d’Europa e d’America, attraverso alla forma d’arte più completa e più aderente alla vita, il romanzo; e non per dar soltanto il godimento spirituale che dà ogni creazione veramente artistica, ma per raggiungere, attraverso ad essa, una più profonda ed ampia conoscenza della vita intellettuale, morale e civile delle diverse razze e delle diverse nazionalità, preoccupandoci di dare, accanto alle creazioni più alte del genio contemporaneo, quelle opere che, pur rimanendo sempre ad un alto livello artistico, riflettano, comunque, anche uno solo degli infiniti aspetti della vita e dell’anima umana.
    Si è dunque per la sua singolare potenza artistica, che non esitiamo a pubblicare «Il Pozzo della Solitudine», senza menomamente preoccuparci del suo scabroso conturbante tema.
    In questo romanzo è narrata la vita di Stephen Gordon, figlia unica di Sir Philip e di donna Gordon, che avrebbero preferito, in sua vece, un maschio. Codesta profonda aspirazione dei genitori finisce con l’imprimere nell’anima e nel corpo della giovine, un che d’innaturale virilità; la sua torturata adolescenza, il suo graduale sviluppo, la maturità fuorviata con tutti i suoi tristi sviluppi, sono rese nel romanzo con squisita delicatezza che osiamo chiamare poesia.
    «Il Pozzo della Solitudine» fu pubblicato per la prima volta in Inghilterra dal vecchio editore Jonathan Cape, uno dei più accreditati e rispettabili [p. IX] editori inglesi, e fu accolto, da parte della stampa, con un coro di lodi.
Se intervenne, in seguito, la Censura inglese, con draconiane disposizioni, si deve ricordare che la stessa sorte toccò al celebre romanzo «Giuda l’Oscuro» di Thomas Hardy, alla commedia «La professione della signora Warren» di Shaw e, tra le altre, alle opere di Zola. Ben a ragione, i maggiori scrittori inglesi protestarono alto, dichiarando che con siffatto criterio si finirebbe col dar l’ostracismo alla maggior parte dei capolavori inglesi, dai Sonetti di Shakespeare alla «Tess dei d’Urberville» di Hardy; e col dover interdire al pubblico inglese l’entrata nei musei e nelle pinacoteche nazionali.
        Negli Stati Uniti d’America, dove raramente appare un libro censurato in Inghilterra, «Il Pozzo della Solitudine» ha già avuto parecchie edizioni e la migliore accoglienza della stampa.
          Come verrà esso accolto in Italia? Non osiamo far predizioni, vogliamo limitarci ad affermare che qualunque sia per essere il giudizio su questo romanzo, noi lo pubblichiamo con la certezza di offrire ai lettori italiani una vera opera d’arte, nobilmente sentita ed espressa.

Gennaio del 1930.

[p. XI]

DICHIARAZIONE

          Ho letto Il Pozzo della Solitudine con grande interesse, perché, a parte le sue finissime qualità narrative, dovute ad un artista eccezionale, é di un grandissimo significato psicologico e sociale. Che io sappia, è il primo romanzo inglese che presenti in forma fedele e senza compromessi un aspetto particolare della nostra vita sessuale. Certi tipi, benché differenti dal loro prossimo, sono talvolta dotati del più nobile carattere e dei più elevati sentimenti; e le relazioni con la società nella quale vivono, società spesso ostile, presentano problemi difficili e non ancora risolti. Le tragiche situazioni che ne derivano, sono narrate in questo romanzo in modo così evidente ed onesto, che dobbiamo, volenti o nolenti, porre il libro di Radclyffe Hall al livello dei grandi libri dell’Umanità.

HAVELOCK ELLIS.

 

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LIBRO PRIMO
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CAPITOLO PRIMO

 

Non molto distante da Upton-on-Severn, e precisamente tra questa località e le colline di Malvern, si trovava la grande tenuta dei Gordons di Bramley, tutta adorna di boschi, ricca di case coloniche, ben difesa e abbondantemente irrigata da un fiumicello che, biforcandosi proprio nel punto più opportuno, vi alimentava due grandi laghi.
I.a villa, in perfetto stile giorgiano, tutta in mattoni rossi, con graziose finestre sotto il tetto, esprimeva dignità e fierezza senza ostentazione, sicurezza di sé senza arroganza, quiete senza inerzia cd un signorile riserbo che, per chi ne conosca lo spirito, aggiungeva uno speciale valore all’abitazione. Somigliava, infatti, a certe vezzose donne che, ora vecchie, appartengono ad una generazione passata; donne che nella loro gioventù furono garbatamente appassionate, difficili a conquistarsi, ma che, una volta prese , seppero rispondere ad ogni attesa. Esse passano, ma le loro dimore restano, e tale era Morton Hall. […]

[s.n.]

LA PRESENTE EDIZIONE, IN NUMERO DI COPIE 1000 DI LUSSO E 5000 COMUNI, È STATA FINITA DI STAMPARE COI TIPI DELLE OFFICINE GRAFICHE ANTONIO SAITA – SOC. AN. – IN MILANO, VIA CADORE, 41, IL 10 GENNAIO 1930, PER CONTO DELLA SOC. ANONIMA «MODERNISSIMA».

[copertina]

PREZZO: LIRE TRENTA

 

http://www.leswiki.it/repository/testi/1930hall-pozzo-1a-ed-it.pdf