Mariasilvia Spolato, 1971. “Lesbiche uniamoci!”, Fuori!, n.0 dicembre 1971, p. 12. Ripubblicato nel numero successivo della rivista, Fuori!, n.1 giugno 1972, pp. 26-27.
LESBICHE UNIAMOCI!
Parlando alcuni giorni fa con una ragazza del gruppo e sentendo la sua storia di solitudine e di ricerca, ho trovato nell’unione degli omosessuali ulteriori scopi e vantaggi.
F.S. mi ha raccontato di essere uscita dalla sua casa, appena maggiorenne, e di essere emigrata in Olanda dove sapeva esserci una associazione di omosessuali, il COC, allo scopo di riconoscere e trovare se stessa. Alla fine la sua scelta è stata ragionatamente decisa e ha trovato una ragione d’essere e maggiore capacità di comunicazione con le persona del suo stesso sesso. E’ giusto fare più di duemila chilometri per poter crescere? Il nostro ambiente non educa una donna a vivere la sue sessualità. Tutto fa in mondo che la donna debba imparare il sesso dal suo futuro uomo.
La lesbica dunque si trova a dovere affrontare delle difficoltà insormontabili: le principali sono: trovare da sola, completamente impreparata, anzi osteggiata, i mezzi espressivi della sua sessualità e difendersi dalle aggressioni sociali che la vorrebbero prima vergine poi moglie e poi madre. La lesbica si trova a vivere la classificazione dei suoi ruoli sociali, forzata continuamente ad appartenervi, definita da chi le sta intorno, in qualche scodo e suo malgrado. Per esempio VERGINE. “E’ vergine la donna elle non ha mai avuto rapporti con uomini”. In tal senso le lesbiche lo sono. “E’ vergine la donna che al primo rapporto con l’uomo risulta ‘deflorata'”. In tal senso, le lesbiche lo possono essere se i rapporti che hanno avuto tra di loro si sono mantenuti entro la dolcezza dei rapporti fra due donne, cioè senza violenza.
Noi rivoluzionarie respingiamo tutte queste parole, e le lasciamo alla vecchia cultura e attendiamo di trovare per queste una nuora area di significati. Oggi anch’io non sono più nelle condizioni di F.S. quando è partita dall’Italia. Oggi sono anch’io in grado di andare oltre il discorso e oltre il problema personale e di parlare di gruppo.
In agosto assieme ad altre amiche che vengono dal femminismo, ho costituito il FLO (Fronte Liberazione Omosessuale). Perché liberazione? Perché le lesbiche oggi non sono libere, sono una minoranza doppiamente oppressa, come donne e come donne che hanno l’esigenza di esprimersi in modo omosessuale. L’azione che vogliamo intraprendere è anche di rivoluzione contro la targa di omosessuale che dalla società ben pensante viene considerata infamante.
In settembre, sono venuta a conoscenza del gruppo dei ragazzi di FUORI! e ci è sembrato necessaria un’alleanza. Oggi siamo tutti assieme omosessuali maschi e femmine, abbiamo davanti a noi una grossa battaglia ma per le lesbiche ci sono mille frontiere in più da scavalcare.
Il problema femminista dentro e fuori dei gruppo. Per questo facciamo degli incontri pubblici con i gruppi femministi.
Il problema della sopravvivenza. Molte di noi a differenza dei maschi non hanno nessuna possibilità d’incontro. Fissiamo nella nostra città un luogo d’incontro, dove, ogni sera, recandoci conosciamo altre ragazze che sono venute per noi. E quelle di noi che hanno già un gruppo, un clan, delle amiche, quelle che si trovano nei salotti nei circoli ristretti, escano FUORI! Sarà multo utile per loro questa nuova dimensione umana.
Scriveteci alla redazione del giornale, vi risponderemo dandovi le indicazioni necessarie. I contatti fra il movimento omosessuale e i collettivi femministi in Italia si stanno svolgendo all’insegna di una cordiale cautela: non certo da parte nostra perché, come abbiamo sempre affermato, consideriamo le donne femministe delle naturali alleale.
Comuni obiettivi possono essere la distruzione della mentalità fallocratica, la distruzione del sistema, basato sul potere e sul dominio del maschio in particolare, la sovversione del più elementare rapporto-istituzione tra i sessi su cui il sistema fonda strutture di psicologia di massa e di sfruttamento economico. Cos’è dunque la cautela che le donne hanno mantenuto finora nei nostri confronti? Le cause sono molte. Si tratta di un dibattito, essenzialmente ideologico, che si svolge tra molte difficoltà:
1) Lotta al maschio sessista condotta insieme ai pochi uomini non autoritari, oppure lotta contro tutti gli uomini senza possibilità di eccezione, nell’ambito di gruppi omosessuali.
2) Scelta tra una via legalitaria o quella di una insubordinazione nell’ambito del lavoro come in quello dei rapporti interpersonali: scelta ideologica verso l’omosessualità femminile quale strumento rivoluzionario di lotta contro l’uomo e di identificazione col proprio sesso.
Questi vari punti di vista creano molte difficoltà di rapporto anche tra i gruppi femministi e quelli della sinistra extra-parlamentare, i quali rivolgono alle loro compagne accuse di anti-marxismo, qualunquismo ideologico-politico, inattuabilità della loro lotta (che potrebbe avere senso soltanto dopo la rivoluzione), quando non giungono ad una scoperta irrisione.
Le femministe hanno sovente ragione nel riconoscere la mentalità fallocratica anche nei gruppi rivoluzionari, specialmente quando questi rifiutano un confronto e mostrano scarse capacità di autocritica. Inoltre i gruppi femministi adottano quale strategia liberatoria non solo una lotta contro l’oppressione esterna ma anche contro l’oppressione interna attraverso un lavoro di recupero dell’identità individuale, all’interno dei collettivi stessi.
Altro ostacolo che le donne vedono per l’instaurarsi di una lotta in comune con gli omosessuali, è il persistere della mentalità “maschile-autoritaria” anche nell’uomo omosessuale; tale critica non ci appare priva di fondamento ed è anche per questo che auspichiamo un incontro.
Le pagine che riserviamo alle lotte femministe nel nostro giornale e che vorremmo veder gestite in prima persona dalle donne, sono pagine dove proponiamo una mediazione, uno sbocco tra i gruppi femministi ed il fronte di liberazione omosessuale.
MARIASILVIA SPOLATO
http://www.leswiki.it/repository/testi/1972spolato-lesbiche-uniamoci.pdf
Nel numero 0, anche altri scritti di Spolato: http://www.leswiki.it/repository/testi/1971spolato-lesbiche-uniamoci-et-altro.pdf