s.a. [Mariasilvia Spolato], 1971. “Lettera da una professoressa”, Fuori!, n.0, dicembre 1971, p. 16.
Lettera da una professoressa
Carl amici di Fuori! He saputo della vostra esistenza e vi scrivo. Sono una insegnante che in tutti questi anni di scuola è riuscita, magari a fatica, a far collimare uno spirito di indipendenza e I’amore per la libertà con “le regole” sociali.
Vengo da una famiglia borghese e molto religiosa e nonostante una educazione di questo tipo sono riuscita ad emergere e ad avere una identità, pur essendo donna. In questo processo di evoluzione prima femminista poi sono giunta ad una posizione di scelta esclusiva omosessuale.
Riconosco che ogni forma di omosessualità è valida e molte espressioni possono sussistere contemporaneamente nello stesso individuo ma la mia scelta attuale è ferma ed ha un preciso valore politico.
Non ritengo possibile l’amore con l’uomo che per secoli è stato quello che ha tenuto in soggezione le donne mie pari.
Dico come le francesi del MLF, quando l’uomo si sarà riscattato dal suo ruolo di oppressore allora sarà degno di tornare ancora vicino a noi.
Per queste mie idea e per il mio impegno politico attivo oggi vengo perseguitata nella scuola.
Alia fine del passato anno scolastico ho ricevuto la qualifica di insufficiente [in grassetto nel testo] che porta ad essere radiati dall’insegnamento.
Ecco cari compagni come si attua la persecuzione alla libertà di espressione e di pensiero.
Vorrei che presso il vostro giornale ci unissimo tutti noi, i perseguitati, con la testimonianza della nostra storia e con la solidarietà che in questi casi può nascere da una minoranza oppressa.
[RISPOSTA]
Alla persecuzione si può rispondere solo con una coalizione di forze. Possono essere colpite solo le persone che rimangono isolate.
Invitiamo tutti a riconoscere nella loro persecuzione personale un fatto comune politico e sociale.
Dunque diamoci appoggio l’un l’altro, uniamoci!
Portate a conoscenza di tutti situazioni e luoghi dove la persecuzione si attua.. e state attenti perché una ulteriore intimidazione da parte del sistema consiste nell’impedirvi di parlare tacciandovi di mania di persecuzione!