1972, Mariasilvia Spolato – Lesbiche riuniamoci

Mariasilvia Spolato, 1972. “Lesbiche riuniamoci”, Fuori!, n.2 (luglio-agosto) 1972, p. 17.

LESBICHE RIUNIAMOCI

Dopo il primo invito “Lesbiche uniamoci” ci sono state delle risposte. Delle ragazze si sono dimostrate interessate a conoscerci. Per tutte la spinta base è stata quella di conoscere altre ragazze. Hanno ragione! Per troppi anni abbiamo sofferto di solitudine umana. E’ ora di finirla con la situazione di isolamento completo quando non si ha l’amante fissa.
Molte lesbiche se non sono in coppia, cioè se non sono legate ad una ragazza da un legame sentimentale sono sviate dal frequentare le altre ragazze da molti motivi: ricerca di una partner, per essere più esatti “sospiri dietro una possibile partner che si cerca di sedurre”, rimpianto della partner che si è lasciata o da cui si è state lasciate.
Quando non si è in fase di “presente” si vive del futuro o del passato. Tutto ciò è un terribile condizionamento derivato dalla necessità di imitare la coppia etero. Le tendenze verso una integrazione etero-sessuale si vedono anche quando fa lesbica che non è accoppiata preferisce frequentare degli uomini amici, magari omosessuali (tanto per capirci meglio,.. che sono tanto carini con me… perlomeno non devo difendermi dalla curiosità sessuale di un etero e non fanno allusioni sull’omosessualità) piuttosto che le donne, etero o omo che siano.
Noi lesbiche rivoluzionarie abbiamo il compito di socializzare il nostro gruppo, con nuovi spunti. Dobbiamo trovare fra di noi anche legami al di fuori di quelli sessuali. Una molla potrebbe essere la lotta contro l’oppressione di donne che poi in un discorso più largo coincide con la lotta per la rivoluzione sessuale. Molte di noi vivono il lesbismo in modo antirivoluzionario, certe coppie sembrano fatte apposta per i giornali per soli uomini. Molte lesbiche, nella ricerca della partner sono condizionate; in maniera frustrante per loro, dai valori della società capitalistica (la ragazza ricercata, la più più bella, la più straniera; la più stravagante, ecc.}. Tutto ciò è frustrante fino al punto in cui scompare completamente la persona, nella sua interezza, psicologica e sociale. Molte di noi hanno un passato. Anni di vita difficile e di frustrazioni. Il gruppo deve servirci per ritrovare insieme una felicità che per anni non si è avuta.
Vediamo cosa avevano, alcuni anni fa, gli omosessuali uomini. Per i più ricchi maggiori possibilità che per i più poveri. Clubs. Saune. Cinema particolari. Incontri fugaci e paurosi. Le ragazze invece: la coppia o il giro di amiche (una estensione più o meno larga della coppia; significava più o meno la stessa casa che per un uomo un harem). La lesbica che aveva, una sera, voglia di incontri aveva un bel andare a “battere”, per esempio negli stessi luoghi degli uomini, non si vedeva una ragazza e quelle che sembravano, erano uomini travestiti. Andare con le prostitute era possibile ma solo pochissime avevano il coraggio e le possibilità materiali (luogo e denaro). Queste differenze fra lo svolgersi delle due vite, omosessuali maschi e omosessuali femmine, hanno oppresso soprattutto la donna che si è trovata a dover scoprire la propria sessualità quando la fortuna (la società etero) glielo permetteva.
E’ ovvio che le donne più che gli uomini hanno bisogno del gruppo. E ciò appare chiaro vista la difficoltà che esse hanno a riunirsi e a uscire da quello strano equilibrio che a fatica si sono create. Alcune lesbiche, nel gruppo omosessuale misto, sono spaventate, appena arrivano, dal fallocratismo maschile. Quindi creiamo un gruppo di lesbiche-femministe, senza gli uomini! Andiamo al di là del concetto di club! Questa capacità di arrivare a concepire solo il “club” deriva dalla educazione data alla donna: “occupati dì te, della tua bellezza, delle tue amicizie, ma lascia pensare quelli che ne sono in grado, cioè gli uomini.
Ci si rende conto che il lavoro è lento. Per esempio alcuni mesi fa parlai ad una mia amica del FUORI! Al telefono urlò che non voleva saperne di associazioni. Se invece avevo da presentarle delle ragazze carine, ci sarebbe stata. Oggi è una di quelle che sono più sensibilizzate. Le ho raccontato via via, tutte le nostre lotte, pubbliche e private, ed è lei che mi ha fatto avere la notizia del congresso di Sanremo .
In questa azione personale che faccio (perché, per conto mio è così che si deve agire) sono oggetto di transfert (mi perdoni la Psicologia in cui non credo) delle difficoltà personali delle altre (ed anche degli altra, purtroppo!). Ne sono uscita, ancora, abbastanza intera! Noi lesbiche rivoluzionarie, invitiamo dunque, quelle delle altre città a riunirsi e a scriverci. Ci sarà posto in questi pagina per i fatti di tutte e di tutti i gruppi. Il mio indirizzo è:
Mariasilvia Spolato
C.P. 44 – Frascati – ROMA – 00044

Le amiche delle altre città che possono mettere a disposizione un recapito, ce lo scrivano, in modo che, pubblicandolo sul giornale, serva come punto di riferimento per le ragazze che vogliono avvicinarsi a noi.
LESBICHE RIVOLUZIONARIE
Dl FUORI! E’ GIUNTO IL MOMENTO
Dl COMINCIARE AD AGIRE!
LESBICHE UNIAMOCI!
LESBICHE RIUNIAMOCI!

Rocca Priora 21-5-1972
Mariasilvia Spolato


http://www.leswiki.it/repository/testi/1972spolato-lesbiche-riuniamoci.pdf