Alberto Moravia, 1978. La vita interiore.
da Wikipedia, https://it.wikipedia.org/wiki/La_vita_interiore
– Desideria, ragazzina obesa e infelice, vive assieme alla madre vedova e ricca Viola che, un giorno, le rivela di non essere la sua vera madre e di averla comprata da una prostituta. La notte prima, inoltre, Desideria assiste per caso a una scena di sesso a tre: la madre è sodomizzata dall’amministratore dei beni di famiglia Tiberi sotto lo sguardo della governante Chantal. Questi eventi portano ad un mutamento nella vita di Desideria che crescendo diventa un’adolescente snella e bellissima che scatena in Viola una morbosa attrazione sessuale. Durante una vacanza con la madre a Zermatt, Desideria conosce Emilio, un ragazzo di Milano appassionato delle teorie di Karl Marx che la introduce al marxismo, e assume allo stesso tempo la piena consapevolezza che Viola è incestuosamente attratta da lei, poiché Viola ha cercato di masturbarla nel sonno.
Desideria, come atto di ribellione nei confronti della madre adottiva, decide di imitare le prostitute da marciapiede, avendo come primo e unico cliente Erostrato Occhipinti, un siciliano spiantato, che fa credere a Desideria di essere membro attivo di gruppi di estrema sinistra che organizzano furti e sequestri per finanziare l’imminente rovesciamento rivoluzionario dell’ordine borghese, anche se in realtà ha svolto in passato anche attività d’informatore per la polizia. La ragazza pensa di servirsi di Erostrato per sequestrare Viola, in modo da estorcerle un riscatto attraverso Tiberi. Erostrato non prende sul serio la sua idea, ma tuttavia le parla di Quinto, un compagno milanese in arrivo a Roma che è in grado di autorizzare e organizzare il sequestro.
Il luogo in cui tenere Viola prigioniera, secondo Desideria, potrebbe essere la garçonniere di proprietà della madre, attirata lì con promesso di un’orgia con la figlia adottiva ed Erostrato. Quinto arriva a Milano e fa un sopralluogo nell’appartamento dove tenere in ostaggio Viola, dove Quinto, armato, caccia Erostrato e violenta Desideria. A questo punto, Desideria rivela a Quinto che Erostrato è in realtà una spia infiltrata dalla polizia nel suo gruppo rivoluzionario, come provato in un dossier dei carabinieri in mano a Tiberi, e gli chiede di accompagnarla dall’amministratore della madre per farsi dare il fascicolo: Tiberi però quando incontra Desideria tenta di violentarla. Quinto, che non sa di quanto accaduto a casa di Tiberi, la porta in una casa di appoggio per terroristi dalle parti di San Giovanni; Desideria però prende la pistola dal suo giubbotto e lo uccide. Uscita dalla casa, Desideria non si reca alla garçonnière per l’orgia con la madre adottiva e con Erostrato, interrompendo improvvisamente il racconto asserendo che quanto detto basta per conoscerla “come personaggio”.
– Nel 1980 il regista Gianni Barcelloni girò il film Desideria: la vita interiore, tratto dal romanzo di Moravia, con Stefania Sandrelli (Viola), Lara Wendel (Desideria), Vittorio Mezzogiorno (Erostrato), Klaus Löwitsch (Tiberi) e Orso Maria Guerrini (Quinto).