Macrelli, Rina


1979. Collettivo di via Pompeo Magno, Roma.

Caterina (Rina) Macrelli: Santarcangelo di Romagna, 2 settembre 1929 – Cattolica, 7 novembre 2020. Nata a Santarcangelo (RN)[1], rarissimi sono stati i necrologi che hanno nominato la sua attività e i suoi meriti nel movimento femminista e lesbico[2].


Bibliografia parziale dei suoi scritti femministi (più alcuni in cui viene citata) 

Abstract a cura di Nerina Milletti

s.d. [1979]
MACRELLI, Rina
Ridiamo su Proudhon: alle origini della teoria neo-patriarcale. Roma: Movimento femminista romano, edizione ciclostilata s.d. [1979], pp. 207; 11 x 21 cm

1980

MACRELLI, Rina
L’indegna schiavitù: Anna Maria Mozzoni e la lotta contro la prostituzione di Stato. Roma: Editori Riuniti, 1980, pp. 265. Introduzione di Franca Pieroni Bortolotti e postfazione di Vania Chiurlotto[3]

1981

MACRELLI, Rina
“Crisi d’amore in sette lettere fra collegiali dell’800”, Quotidiano Donna, 22 magio 1981, pp. 18-19
ABSTRACT: Macrelli critica la rivista Memoria, sia per l’alleanza col PCI, che vuole che le donne si occupino di sentimenti, sia perchè nel primo numero affermava di voler parlare di donne “vincenti” (linea che era stata già espressa da D’Amelia in DWF): in questo modo non si dà voce alle perdenti, comprese le suffragiste. Nell’articolo sulle collegiali, inoltre, non viene riportata una sola riga delle loro lettere convalidando così l’immaginario maschile dei due autori del libro di fine 1800, Obici e Marchesini. Macrelli quindi riporta sette brevi lettere di St. a M.: la prima è all’inizio innamorata della seconda, poi di una terza ragazza, Br.
ID. NOMI: D’Amelia, Marina; De Giorgio, Michela.

MACRELLI, Rina
“Sono almeno otto annetti, compagne…”, 1981?
ABSTRACT: Corregge delle informazioni errate (date ad es. da Noi donne n. 37), secondo cui le lesbiche fino a poco tempo prima avrebbero militato in organizzazioni gay, sostenendo che da almeno otto anni il femminismo separatista romano lavorava autonomamente sul lesbismo
DESCRITTORI: Lesbismo; Movimento lesbico; Storia; ID. LUOGO: Roma; ID. CRONOLOGICI: 1973; 1974; 1975; 1976; 1977; 1978; 1979; 1980; 1981; ID. NOMI: Foletti, Lara; Spolato, Mariasilvia; ID. ENTI: Pompeo Magno, Roma; Fuori!; FILF; Giraluna; Artemide, Roma; Identità negata, Roma.

1982

MACRELLI, Rina
“Il gesto, la parola la rivolta”, Noi Donne, v.37, n. 41 (ott), 1982, pp. 117-120
ABSTRACT: Commemorazione di Carla Lonzi; ne riporta i dubbi sul lesbismo espressi in Taci anzi parla.
ID. ENTI: Rivolta femminile, Roma; Pompeo Magno, Roma.

MACRELLI, Rina
“Ma che razza di domanda”,  Noi Donne settimana, v.37, n.16 (16 apr), 1982, p. 5
ABSTRACT: Risponde alla domanda di Mariella Comerci che chiedeva cosa ne pensasse dell’UDI [prima dell’XI Congresso]. Ne descrive, tra i molti aspetti, le relazioni conflittuali col femminismo e il lesbismo (UDI reazionaria e UDI coraggiosa) e col collettivo di Pompeo Magno

MACRELLI, Rina
Per una storia del lesbismo: la mia“. Effe, (mar), 1982, pp. 40-42.
ID. CRONOLOGICI: 1972; 1974; ID. NOMI: Spolato, Mariasilvia; Foletti, Lara; Sonnino, Fufi.

1983

MACRELLI, Rina
“Due spazi storici per la parola delle donne”, Noi Donne supplemento, v.38, n.9 (set), 1983, pp. 4 e 9.
ABSTRACT: Quotidiano Donna pubblica la pagina lesbica dal set 1979 all’ott 1979 a Roma, dal nov 1979 al lug 1980 a Milano, poi di nuovo a Milano dal feb 1981 all’apr 1981 e a Roma dal mag 1981 fino al dic 1981. In totale 212 testimonianze di cui 36 firmate: 52 personali, 31 politiche, 129 annunci. Dal lug 1981 al lug 1983 anche Noi Donne pubblica lettere sul lesbismo (56, di cui solo 26 di lesbiche e solo 2 firmate; viene riportata anche la provenienza geografica). Le strategie delle due riviste sono diverse (autogestione vs. decisione redattrice), ma entrambe hanno incontrato difficoltà per la loro scelta. Dalle lettere di testimonianza si passa a quelle politiche nel 1981; dopo il convegno di Torino si prepara il “I convegno lesbico” [NdR: che fosse il primo è discutibile] del giu 1981  ed il “II convegno” del dic 1981 a Roma (vedi Differenze n.12). La prima lettera di una lesbica a Noi donne è del mar 1982 [NdR: ce n’è una ancora precedente nel nov 1981], quando il gruppo Vivere lesbica manifesta per l’8 marzo e distribuisce un volantino. Osserva che le lettrici di Noi Donne sono spesso ostili a questo tipo di informazioni. Ripercorre anche le relazioni fatte a convegni e ricorda che la prima discussione dell’UDI sul lesbismo avvenne a Bosco Mesola (FE). Riferisce inoltre che l’epistolario Sibilla Aleramo – Lina Poletti è ancora all’istituto Gramsci di Roma
ID. CRONOLOGICI: 1979; 1980; 1981; 1982; 1983; ID. NOMI: Rich, Adrienne; Aleramo, Sibilla; ID. ENTI: Artemide, Roma; Identità negata, Roma; Pompeo Magno, Roma; Iga; Ilis; Vivere lesbica.

MACRELLI, Rina
Sotto/sotto: complemento a ‘Oh misses! oh men’ del gen ’83, a cura di Rina Macrelli di “Vivere lesbica”, 1983, pp. 2. Dattiloscritto datato 1 marzo 1983. Cortesia di Elena Biagini. Trascritto in formato RTF con una migliore leggibilità.
ABSTRACT: Dai saggi di Rich tradotti dalla Tartaruga mancano: 1) Introduzione (il suo percorso lesbico); 2) E’ la lesbica in noi (sulla negazione del lesbismo); 3) Il senso del nostro amore per le donne è ciò che dobbiamo continuamente espandere (critica al separatismo sterile); 4) Potere e pericolo: le opere di una donna comune (su Judy Grahan e la letteratura); 5) Sleali verso la civiltà (donne nere nel movimento). Il Sottosopra verde ha invece omesso 6) il brano sul lesbismo (tradotto: 151-153). Riporta degli stralci dei brani mancanti, domandandosi se le omissioni fossero una sfida profetica (omen) alla vigilanza lesbica
ID. NOMI: Rich, Adrienne; ID. ENTI: La Tartaruga; Libreria delle donne, Milano.

PALA, Giovanna e MACRELLI, Rina.
Lesbismo femminismo: contributo di donne lesbiche di Pompeo Magno per il convegno nazionale di donne lesbiche di Bologna, 2-3-4 gennaio 1983. [Roma]: s.n., 1983, pp. 25 ciclostilate [originariamente messo online dal sito “Omofonie” in quattro parti, qui in un unico file con l’aggiunto tra queste, il 19 febbraio: “Omosessualità/eterosessualità: gioco di specchi”, con Rina Macrelli

1984

MACRELLI, Rina
“Appuntamento a maggio: prova di memoria”, Noi Donne supplemento, v.39, n.3 (mar), 1984, p. 5
ABSTRACT: Cronologia del movimento presentata nell’intervento di apertura del convegno dell ottobre 1983 sul separatismo, con i richiami a maggiore pazienza e attenzione fatti da Elena Gentili. Nel 1978, anno di Moro e dell’Iran: convegno sul separatismo, Quotiano Donna, Zanzibar e Kate Millett a Roma. Nel 1979, anno della violenza contro il femminismo: Radio Città Futura, Artemide, Comitato promotore legge violenza sessuale, convegno Sessualità e denaro, centro V. Woolf, numero speciale DWF, polizia allo Zanzibar. Nel 1980, anno della resistenza del femminismo: riforma editoria, referendum aborto, processo del Circeo, Felina e Amanda editrice. Nel 1981, anno del lesbismo: convegno Pompeo Magno, convegno Vivere lesbica, manifestazione per Agrigento, CLI. Nel 1982, anno dell’UDI e di altri fermenti: arci-donna, biennale delle donne, taccuino d’oro, Lucciole, Club delle donne socialiste, Orsaminore, L’indecente differenza, le trattative per la sede. Nel 1983, anno dell’emendamento Casini, di Sottosopra (riaggregazione del femminismo a-lesbico?) e delle trattative per la Casa della Donna: terzo convegno lesbico a Bologna (rischio che fosse a-femminista), proposta del Partito delle Donne, Casa della Donna.

1985

CICHI, Silvana
“Le donne omosessuali a convegno: viviamo dietro una maschera”. Corriere della Sera (3 nov), 1985.
ABSTRACT: IV convegno lesbico al Buon Pastore, Roma. Edda Billi si domanda quanto incida il lesbismo nel sociale; una dirigente perderebbe l’affidamento dei figli se si sapesse; Rosanna Fiocchetto nota che gli spazi si stanno restringendo e afferma che nei collettivi femministi le omosessuali hanno vissuto una dinamica di negazione reciproca con le etero; i gruppi lesbici sono nati nel 1979 a Roma. Rina Macrelli informa di aver concluso una ricerca sul lesbismo dal ‘300 al primo ‘900, trova che Aleramo sia la prima scrittrice ad aver firmato la sua storia lesbica, dichiara che dopo il Rinascimento la sessualità è scomparsa
ID. ENTI: CLI, Roma; Vivere Lesbica, Roma

1986

BIRNBAUM, Lucia Chiavola
Liberazione della donna: Feminism in Italy. – Middletown: Wesleyan University Press, 1986
NOTE: Possedute le pp. 267-273 (cronologia), 193-196 e 302-303 (lesbiche e note)
ABSTRACT: La parte sulle lesbiche, comprese le note, è alle pp. 193-196 e 302-303; in appendice (pp. 267-273) un’utile cronologia che parte dal 1881, quando Anna Maria Mozzoni fonda la Lega promotrice degli interessi femminili e un glossario alle pp. 319-). Nel 1981 compaiono primi articoli su Effe e Noidonne, anticipati da quelli di Quotidiano Donna; nello stesso anno comincia la pubblicazione del Bollettino del CLI
ID. LUOGO: Roma; Agrigento; ID. CRONOLOGICI: 1980d; ID. NOMI: Camboni, Marina; Macrelli, Rina; Tatafiore, Roberta; Zaccaria, Paola.

MACRELLI, Rina
“Le mariuccine. Storia di un’istituzione laica”. Recensione di L’Asilo Mariuccia di Annarita Buttafuoco (Milano, Franco Angeli, 1985), DWF (Donna Woma Femme), 1986, n. 1, pp. 133-137″Cultura e potere delle donne: saggio di storiografia”, trad. di Rina Macrelli, DWF (Donna Woma Femme), 1986, n. 3, pp. 85-106.

1987

BORGHI, Liana; CORSI, Gloria; DE PERINI, Alessandra; SPINELLI, Simonetta
Le lesbiche italiane: mappe e segni, pp. 15 dattiloscritte.
ABSTRACT: Viene chiarito il significato di termini quali: famiglia, clan, comunità; elencati luoghi lesbici di incontro; trattate la comunicazione, chiacchiera, transumanza lesbica, monogamia e dei loro effetti sulla comunità. Affrontato il problema del separatismo e del suo rapporto col femminismo, facendo una piccola storia delle origini del movimento lesbico e della terminologia: lesbica vs. omosessuale;  le lesbiche non chiedono diritti civili ma esistenziali. Descritte le situazioni romane, milanesi e gay, ricordando la storia dei diversi gruppi e le relazioni col pensiero sessuato e l’affidamento. Resocontato il lavoro svolto nell’Intergruppo del Nord e la diffusione della cultura lesbica in Italia. [NdR: questo documento fu tradotto e pubblicato in inglese negli atti del convegno Homosexuality, which Homosexuality? 15-18/12/87, Amsterdam 1987, pp. 112-125 e poi in tedesco (“Zeichen und Spuren: Lesben in Italien”) in Italien der Frauen, Frauenoffensive , Monaco, 1988, pp. 52-65]
DESCRITTORI MAGGIORI: Lesbismo; Movimento lesbico; Storia; Comunità lesbica; Definizioni di lesbica; Teoria; ID. NOMI: Maraini, Dacia; Macrelli, Rina; Pomeranzi, Bianca Maria ; ID. ENTI: Zanzibar, Roma; Cicip ciciap, Milano; Ciadamarè, Firenze; Joli Coeur, Roma; Surreal Bar, Roma; Anyway, Napoli; Centro Voltaire, Catania; TNT, Cagliari; Libreria delle donne, Firenze; Terradilei; Spazio donna, Prato; Adelfia; Agape; Le papesse, Catania; Le lune, Catania; CLI, Roma; Vivere lesbica, Roma; Fuori!; Arci gay; Pompeo Magno, Roma; Artemide, Roma; Identità negata, Roma; Felina, Roma; ILIS; LLF, Firenze; Phoenix, Milano; Intergruppo del Nord; Estro; Video viola, Roma.

1988

SAVIER, Monika; FIOCCHETTO, Rosanna (a cura di)
Monika Savier und Rosanna Fiocchetto (Hg.), Italien der Frauen, Munchen: Verlag Frauenoffensive, 1988, pp. 317.
ABSTRACT: Alle pp.291-305  l’elenco dei luoghi lesbici e di donne
DESCRITTORI MAGGIORI: Lesbismo; Femminismo; Movimento delle donne; ID. LUOGO: Torino; Milano; Merano; Venzia; Padova; Verona; Vicenza; Rimini; Bologna; Firenze; Loreto; Atri; Roma; Cagliari; Napoli; Bari; Calabria; Sicilia; ID. NOMI: Rocchi, Giuliana; Fiocchetto, Rosanna; Savier, Monika; Maraini, Dacia; Magli, Ida; Menapace, Lidia; Guacci, Isabella; Borghi, Liana; Corsi, Gloria; De Perini, Alessandra; Spinelli, Simonetta; Dinelli, Serena; Ciccone, Germana; Rap, Anna; Marco, Francesca; Zumaglino, Piera; Ambroset, Daniela; Ambroset, Sonia; Fabretto, Anna; Innerhofer, Helga; Bettini, Marisa; Carnio, Lisa; Aramu, Nicoletta; Olivieri, Giovanna; Macrelli, Rina; Viganò, Renata; Abram, Daniela; Curti, Roberta; Ranzato, Pia; Comerci, Mariella; Ciambotti, Lucilla; Simon, Andrea; Lanza, Teresa; Pallini, Nadia; Cederna, Camilla; Ricci, Edvige; Schrader, Doris; Caltagirone, Giovanna; Manca, Elisabetta; Olla, Silvana; Mangiacapre, Lina; Fanelli, Angela; Adesso, Sandra; Cambria, Adele; Longo, Anna Maria; Insana, Jolanda; Ruscica, Agata; Barbagallo, Angela; Balsamo, Marilù; Monti, Mariella; Arioti, Beppa. ID. ENTI: Spazio donna, Toscana; Casa Balena, Umbria; Le lune, Catania; Le papesse, Catania.

MACRELLI, Rina
Lesbicamente studiando: un punto di vista sulla cultura“, in: Le Donne al Centro: politica e cultura dei centri delle donne negli anni ’80. Cooperativa Utopia, Roma, 1988, pp. 77-82.
ABSTRACT: Relazione presentata al convegno Politica e Cultura dei Centri delle Donne negli anni ’80, Siena 19-21/9/86. Ribadisce l’importanza del collettivo Pompeo Magno come luogo dove le lesbiche hanno avuto visibilità; fino al 1979 però loro stesse rifiutavano l’etichetta di “lesbica” perchè ancora non la consideravano un’identità. Con la rarefazione del movimento, le differenze tra etero e lesbiche sono diventate stereotipi offensivi da ambo le parti. Anche tra lesbiche ci sono differenze e dire: “sono lesbica” è in qualche modo riduttivo. E’ stata Giovanna Pala a portare dagli USA [NdR: in realtà, dalla Francia (Giovanna Pala, com. pers. 5/9/23)] il segno femminista delle mani a losanga, i primi documenti politici lesbici e ad avere l’idea di Video viola. Il gruppo sta costituendo uno schedario critico con centinaia di titoli e raccogliendo film in cassetta allo scopo di studiare l’immagine della lesbica nel cinema. Qui gli stereotipi come quelli della lesbica vampira, tenutaria di casino, assassina, pazza, depravata, sadica, frustrata passano facilmente. Nel cinema italiano la prima lesbica compare in Roma città aperta ed è una perfida Gestapo; molti film derivano dal filone misogino antifemminista dell’800 e primo ‘900, come Carmilla, La volpe, ecc. Attenzione particolare meriterebbe lo sport, per il rifiuto, anche delle lesbofemministe più radicali, della lesbica fisicamente forte e “bulla”.
NdR: Alcuni brani di questo documento furono pubblicati anche in: Percorsi del lesbofemminismo: il caso romano, di Rosanna Fiocchetto e Rina Macrelli, dattiloscritto diffuso alla settimana lesbica del 1991, Bologna
DESCRITTORI MAGGIORI: Lesbismo; Cinema; Movimento lesbico; Storia; Sport; B/F ID. LUOGO: Siena; ID. CRONOLOGICI: 1970d; 1979; 1986; ID. NOMI: Pala, Giovanna; Lawrence, D. H.; Navratilova, Martina; ID. ENTI: Vivere lesbica, Roma; Video viola, Roma; Pompeo Magno, Roma.

1989

FIOCCHETTO, Rosanna [1989]
“International lesbianism: Italy”, Feminist Review, n.34, 1990, pp. 18-22
NdR: Vedi: “Vita e politica lesbica a Roma e in Italia”, in: Rina Macrelli e Rosanna Fiocchetto, Percorsi del lesbofemminismo in Italia: il caso romano; dattiloscritto diffuso alla settimana lesbica del 1991 a Bologna.
ABSTRACT: Nel movimento femminista veniva perpetuata l’oppressione e la discriminazione delle lesbiche attraverso la bassa opinione che ne avevano le femministe etero; molte lesbiche introiettavano questo modello autocancellandosi e riproducendolo nei confronti di altre donne lesbiche. Perciò era necessario organizzarci da noi separandoci anche da loro; abbiamo dovuto rinunciare al “movimento-madre” che soddisfa i bisogni di tutte per lottare, affermando per il proprio lesbismo e quello delle altre. Nel 1981 fonda Identità lesbica, nel 1982 aderisce al progetto del CLI, nel 1985 fonda Estro. Le componenti del movimento lesbico sono le stesse dei primi anni ’80. Il fascismo le aveva mandate al confino nelle isole [?] o in manicomio ed il cattolicesimo del dopoguerra le aveva cancellate. La “minoranza” lesbica è l’unica al mondo priva di un gruppo sociale, senza legami connettivi tra persone eccetto gli effimeri legami duali e quindi priva di strumenti di trasmissione culturale, di valori concordati, di proprietà collettive, di identità che non sia quella definita di volta in volta dagli altri gruppi sociali. La nostra particolare oppressione è che non esistiamo e non dobbiamo esistere; ma la libertà lesbica è la radice dell’autodeterminazione sessuale di tutte le donne. In Italia si può scegliere solo tra marginalità od omologazione (omosessualità, eterosessualità, o femminismo); il CLI opera contro questa triplice omologazione ma anche contro la marginalità, incoraggiando la formazione di gruppi sociali e mantenendo alleanze col movimento femminista. La clandestinità in cui vive la maggior parte di noi impedisce un intervento pubblico su questioni sociali chiave e questa invisibilità produce sia il pregiudizio per cui non saremmo oggetto di particolare repressione, sia quello dell’esistenza di rapporti non conflittuali con le eterosessuali. Ci somo molte altre rimozioni nel movimento delle donne italiano che producono povertà, la stessa che nel movimento lesbico si manifesta come delega delle poche spettatrici a poche attrici. Sono stati organizzati cinque convegni che hanno aumentato la socialità ma non la responsabilità individuale. I progetti separatisti vengono considerati privati perchè non includono gli uomini e perciò non possono accedere al finanziamento pubblico (specialmente in un contesto politico generale così difficile), devono perciò autofinanziarsi. Un’altra difficoltà è rappresentata dall’Arci gay che tenta di organizzare le lesbiche al di fuori del femminismo in funzione anti-separatista.
ID. CRONOLOGICI: 1981; 1982; 1985; ID. ENTI: Identità lesbica, Roma; CLI, Roma; Vivere lesbica, Roma; Video viola, Roma; L’Amandorla, Firenze; Collettivi lesbici milanesi, Milano; Se-No, Catania; Progettualità lesbica; Le amanti; Arci gay; Arcigay ID. VARI: catacombe; closets.

GIOVANNA, Olivieri [pseudonimo]
Storia del CLI. s.n., 1989, pp. 7 dattiloscritte.
NOTE: In seguito pubblicato sul Bollettino del CLI, forse del gennaio 1990 (controllare).
ABSTRACT: Redatto nel dic 1989, riporta anche le traduzioni, i dibattiti e le schede monografiche. 1981: festa di inaugurazione della sede il 2 ott in via del Governo Vecchio, decidono di farlo Giovanna, Leila e Tonia, 3 gg. alla settimana 17-21. 1982: studio-seminario su “Le donne prima del patriarcato” di Fran‡oise Deaubonne; 8 marzo volantino, calendario del lesbismo curato da Rosetta e incontro a Firenze per il convegno dell’ILIS; gruppi: autocoscienza, poesia, incontro, feste (la prima l’11 dic), Bollettino, dossier, campeggio che si incontreranno il merc; indagine su come sogni il mondo in cui vorresti vivere; 31 ott incontro intercollettivo per convegno di Bologna; adesione al centro femminista separatista. 1983: convegno a bologna; trasferimento temporaneo presso la coop Doris e C.P.; 8 marzo striscione, volantino, autoadesivo; riunioni per un progetto di rivista lesbica; 28-29 maggio al Virginia Woolf discussione col Gruppo 4 di Milano su Sottosopra verde e presentazione de Il nostro mondo comune, del gruppo di pensiero del CLI; al festival delle donne comuniste di Viareggio dibattito sul CLI e Felina; 400 in campeggio a Principina; petizione contro le discriminazioni; nuovo recapito presso Angela; documento di Vivere lesbica nel dic; gruppo di lettura. 1984: recapito presso Rosanna; 138 abbonate; partecipazione al convegno sul separatismo; gruppo sulle definizioni di lesbica; incontro con Rivolta femminile; discussione sulla misoginia dopo lettura di Patricia Highsmith. 1985: 8 marzo striscione; questionario con 218 domande; il 30 marzo concesso lo stabile di via Francesco di Sales 1/A; in mag lettera a Noi Donne sugli annunci; IV convegno il 1-3 nov con risultati del questionario (70 risposte) e mostra fumetti di Sara; costituzione associazione il 5 dic. 1986: feste, intervento per la convenzione di Nairobi; corteo 8 marzo e volantone; incontro con le ex-suore autrici di Lesbian Nuns il 6 mag; volantino contro Cernobyl delle amazzoni contro il nucleare e incontro con Lucia Corbo; raccolta materiale per progetto Archivi lesbici a fine giu; comunicato stampa contro sentenza vaticana circa il disordine dell’omosessualità; gruppi verde, viola e rosa di autocoscienza sulla sessualità; Video viola riprende la festa di capodanno. 1987: 8 marzo nienete corteo; occupazione Buon Pastore; 16 mag incontro intergruppo per convegno; 27 giu pubblicazione antologia poesia “Poeresia” (letture di Dacia Maraini alla festa); mostra di fotografia; 19 set 2ø incontro di preconvegno; festa finanziamento manifesto; 5-7 dic V convegno Impruneta; pubblicazione Diffidenza della differenza (BO 1982) nel dic. 1988: feste, 8 marzo corteo; pubblicazione dell’indirizzario Agendonna; gruppo corrispondenza in apr; richiesta finanziamenti alla Regione; 10-24 set isola d’Elba; premiazione concorso fotografico; pubblicazione conferenza Borghi. 1989: feste; rassegna fumetti e mostra libri l’8 mar; il 24 giu pubblicazione di Squaderno 1 (ALI e Rina Macrelli); 7 ott e 11 nov incontri intergruppo per discutere prossimo convegno; diapositive di Margherita e Anna su donne e dee in Anatolia
ID. LUOGO: Roma; ID. CRONOLOGICI: 1981; 1980d; ID. NOMI: Lorde, Audre; Radicalesbians; Brown, Rita Mae; Frye, Marylin; Strega, Linda; Huston?, Bev Jo; Barnes, Djuna; Dickinson, Emily; Saffo; Brooks, Romaine; Solanas, Valerie; Cristina di Svezia; ID. ENTI: CLI, Roma.

MACRELLI, Rina
“Vacca d’Israele”, in: Squaderno, n.1 (giu), 1989, pp. 45-72.
ABSTRACT: Parla della condizione delle donne nel 1800. Riporta una satira in veneziano di Pietro Buratti (1823) che si scaglia contro l’ebrea Treves (Elisabetta?), tribaide. Nella Genesi l’episodio di Sodoma avrebbe coinvolto donne e uomini con angeli di entrambi i sessi; nel Deuteronomio c’e il divieto di abiti maschili per le donne (l’abominio è che l’uomo si mostri checca); nel Levitico il lesbismo è condannato solo tra consanguinee. Giovenale, sesta satira contro donne che “amano alla greca”; San Paolo I Cor 11,3-9 (capo coperto per le donne), Rom.1,26 (contro lesbismo); Concilio di Paphlagonia scomunica le donne che si tagliano i capelli e si vestono da uomo; i santi Giovanni Crisostomo, Ambrogio, Agostino, Gerolamo lo ribadiscono perchè quello che importa non è tanto il peccato di lussuria ma la sua visibilità; a Parigi nel 1800 viene proibito alle donne di vestirsi da uomo, Napoleone (interessatamente?) abolisce nel 1810 il reato di omosessualità e nel 1806 la Brentano scrive al “suo caro” Gunther (Karoline Gunderode ); A Milano la Scanagatta, pur mamma, non rinuncia a vestirsi da uomo; molte attrici lo fanno; la Sand conquista le donne; nel 1821 forse è esistita una setta carbonara di sole donne nel lombardo-veneto
DESCRITTORI MAGGIORI: Lesbismo; Storia; Ebraismo; Travestitismo; Passing; Androginia; Religioni; ID. LUOGO: Venezia; Parigi; Toscana; Livorno; Firenze; ID. CRONOLOGICI: 1821; 1823; 1800; 324; ID. NOMI: Bonnett, Marie-Jo; Treves, Elisabetta, botanica; Treves De Bonfili, Enrichetta, botanica; Faderman, Lillian; Brentano, Bettina; Gunderode, Karolina; Scanagatta, Francesca; Beauharnais, Amalia; Gentili, Stefania; Baciocchi, Elisa; Bassi, Carolina; Sand, George; Dorval, Marie; Lot; Bortolotti, Franca Pieroni; Trapani, Francamaria; Milesi, Bianca; Canonici, Giacinta; Coen; Bazzi, Anna Maria; Hamilton, Emma; Curtoni Verza, Silvia; Teotochi Albrizzi, Isabella; Iside; ID. VARI: amare alla greca; tribades; fricatrices.

MACRELLI, Rina
“Giovanna d’Arco e cose del genere”, in: Squaderno, n.1 (giu), 1989, pp. 73-74
ABSTRACT: Giovanna d’Arco è morta sul rogo per aver indossato abiti maschili: la fede cattolica lo proibiva e l’Inquisizione la condanna. Ebbe un unico cedimento davanti alla catasta: abiurò e si vestì da donna ma se ne pentì subito, riprese l’abito virile e fu arsa. Nel processo di riabilitazione fatto 25 anni dopo si cercò di scagionarla. Vengono contestate le affermazioni fatte in proposito da Muraro ne “Il concetto di genealogia femminile”, Workshop 19-20 marzo 1988, p. 18
DESCRITTORI MAGGIORI: Lesbismo; Storia; Travestitismo; ID. LUOGO: Rouen; ID. CRONOLOGICI: 1431; ID. NOMI: Giovanna d’Arco, santa; Muraro, Luisa.

FIOCCHETTO, Rosanna; MACRELLI, Rina; OLIVIERI, Giovanna (a cura di)
Rosanna Fiocchetto, Rina Macrelli, Giovanna Olivieri (a cura di) Squaderno n. 1: cultura, politica, delizie, delitti. Progetto grafico di Anna Rap. Firenze: Estro, 1989, pp. 80.
ABSTRACT: Il finanziamento della pubblicazione è avvenuto grazie al lavoro gratuito di due donne durante una vacanza separatista all’isola d’Elba nell’estate 1988. La pubblicazione è stata curata dagli ALI, nati nel 1986 e che hanno allestito le mostre Metamorfosi (fotografia), Ridere lesbica (fumetti) e quella delle riviste lesbiche

1991

Un posto per noi: prima settimana lesbica, Bologna 1-5 maggio 1991, 1991. Volantino,  1 p.
ABSTRACT: Programma della Settimana lesbica organizzata a Villa Guastavillani, Sala dei Notai, Sala Bolognotti e Dopolavoro Ferroviario. Inviato con lettera del 10 aprile alle socie dell’Amandorla. [Il video non sarà prodotto ma l’archivio dell’associazione è stato schedato; è stato procurato materiale fotografico da schedare (vengono richieste copie di appunti, documenti, souvenir, libri), la serata di poesia ci sarà come la mostra di Lore]
DESCRITTORI MAGGIORI: Lesbismo; Movimento lesbico; Filosofia; Psicologia; Sport; Teatro; Video; Arte; Musica; Storia; Cinema; ID. LUOGO: Bologna; ID. NOMI: Neild, Suzanne; Pearson, Rosalind; Nesselein, F‚lice; Fee, Anna; Kitzinger, Celia; Lefebvre, GeneviŠve; Daly, Mary; De Perini, Alessandra; Macrelli, Rina; Fiocchetto, Rosanna; Treut, Monika; Liana; Paola; Simona; Giancarla; Lore; Didi; Anna Ba; ID. ENTI: Le lune; Allergia Teatre; Visibilia; CLI; L’Amandorla.

Coordinamento Nazionale per la settimana lesbica, 1991.”Prima settimana lesbica: Bologna 1-5 maggio 1991″, in: Il foglio del paese delle donne, v.4, n.74/79 (21 apr), 1991, p. 1
ABSTRACT: La settimana si intitola “Un posto per noi”; partendo da uno spazio simbolico vogliamo costruire spazi permanenti e quotidiani di espressione e visibilità della cultura lesbica, in cui circolino progettualità e comunicazione di esperienze, ed elaborazione e verifica del rapporto tra movimento lesbico e il resto del movimento delle donne. La scelta separatista garantisce l’autonomia dai condizionamenti patriarcali ma non è separazione, perciò abbiamo scelto di costruire questo evento in contatto e dialogo con donne lesbiche di altre culture, appartenenze e paesi. Segue l’elenco degli eventi: film (Women like us, Die jugenfrauenmachine); dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, corsi, video (Two in twenty, L’Amandorla [non esiste], Pubblicità progresso, Portrait of a Marriage, Dieci anni del CLI) mostre (amazzoni), attività sportive (Wen-do, tennis, pallavvolo), ecc.
ID. NOMI: Neild, Suzanne; Pearson, Rosalind; Wittig, Monique; Brossard, Nicole; Kitzinger, Celia; Daly, Mary; De Perini, Alessandra; Macrelli, Rina; Fiocchetto, Rosanna; Lister. Maureen; Galantino, Maria; Fanelli, Angela; Faber, Cristina; Lefebvre, Genevieve; Treut, Monika; Wittaker, Stephen; Nesselein, Felice; Fengel, Anna; Olivieri, Giovanna; Voch, Ursula; Rap, Anna; Barberi, Lore; Pandolfi, Aurora; ID. ENTI: Two in twenty; Flights on reality; Le Tiramisù, Pisa; Allergia Teatre.

MACRELLI, Rina
Rina Macrelli e Rosanna Fiocchetto, 1991. Percorsi del lesbofemminismo in Italia: il caso romano, s.n., 1991 , pp. 9. Dattiloscritto diffuso in occasione dell’incontro di sabato 4 maggio 1991, ore 16 sala dei Notai, Bologna [facente parte delle attività della I settimana lesbica]
ABSTRACT: Rina Macrelli da: “Lesbicamente studiando” (1988), pp. 2-4; Rosanna Fiocchetto da: “Vita e politica lesbica a Roma e in Italia” che stava in Feminist Review n.34 (1990)
DESCRITTORI MAGGIORI: Lesbismo; Movimento lesbico; Storia; ID. LUOGO: Roma; Italia; ID. CRONOLOGICI: 1979; 1980d


1992

VIDEO VIOLA, Roma
Video Viola, 1992. Maedchen in Uniform. Recensione del film. Roma: s.n, pp. 20 ciclostilate
ABSTRACT: Sceneggiatura di Christa Winsloe (amante della giornalista Dorothy Thompson) che scrisse “Der Ritter Nerestan” o “Gestern Und Heute” dal quale fu tratto prima il lavoro teatrale e poi il film. Il vero nome della regista è Leontine Schlesinger, ebrea e probabilmente anche lei lesbica. Nel 1934 comincia la deportazione degli omosessuali nei lager nazisti. Nel 1944 C. W. viene assassinata insieme alla sua nuova compagna a Cluny da un “delinquente abituale”.  Trama: Manuela è attratta dall’istitutrice Fräulein von Bernburg alla quale dichiara pubblicamente il suo amore durante una recita scolastica del “Don Carlos”; l’insegnante viene licenziata e la ragazza chiusa nell’infermeria. In alcune versioni si suicida; 2 remakes nel 1950 e 1958 (con Romy Schneider e Lilli Palmer). Breve intervista a L. P. e schede dei film presentati a Roma
NdR: La Lega mondiale per la riforma sessuale nasce negli anni ’20 dal movimento tedesco per i diritti omosessuali e prima del fascismo aveva fatto assemblee anche in Italia
DESCRITTORI MAGGIORI: Lesbismo; Cinema; ID. LUOGO: Berlino; ID. CRONOLOGICI: 1931; 1920d; 1987; 1989; ID. NOMI: Capuano, Mariangela; Di Marino, Lia; Durando, Margherita; Loli, Emanuela; Macrelli, Rina; Pala, Giovanna; Santoni, Silvia; Sagan, Leontine; Crevenna, Alfredo B.; Radvanyi, Geza von; Pool, Lea; Deitch, Donna; Aldrich, Robert; Kurys, Diane; Gorris, Marleen.

VEDI ANCHE:

Loretta Bondì, 1981. “Libri / Rina Macrelli“, Corriere della Sera, venerdì 27 marzo 1981, p. 23.


[1] https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/la-citt%C3%A0-avr%C3%A0-il-suo-per%C3%A8-lachaise-la-prima-tomba-%C3%A8-di-rina-macrelli-1.5730109

[2] tra questi: Paola Guazzo, “Rina Macrelli. Restituzione di un’esistenza lesbofemminista”, 12 novembre 2020, allo  http://www.gaynews.it/2020/11/12/rina-macrelli-restituzione-esistenza-lesbofemminista

[3] Per gli scritti di Chiurlotto, compreso questo, vedi https://ilpostdellasettimana.wordpress.com/